Galleria Pack
MARINA PARIS
PUBLIC SPACES
a cura di Roberto Pinto
OPENING: Giovedì 28 Maggio 2009 - dalle ore 18.00 alle 21.00
APERTURA: dal 29 Maggio al 12 Settembre 2009
ORARI: dal martedì al sabato - dalle 13.00 alle 19.30
La ricerca di Marina Paris si genera dal contatto e dalla conseguente contaminazione con la scienza dellŽarchitettura, che per lŽartista romana non si riduce soltanto a misura, metrica, e forma, ma richiama lŽidea di spazio esistenziale, simbolico e psichico. È dal connubio arte-vita che nasce lŽinteresse dellŽartista per lŽarchitettura degli edifici ed in particolare dei luoghi pubblici, di quegli spazi che sono simbolo di una memoria collettiva e di identità culturale.
I soggetti cari a Marina Paris sono gli spazi interstiziali, i terrain vagues, e tutti quei luoghi pensati, realizzati e adibiti al passaggio e allŽattraversamento. I corridoi, le sale dŽattesa, le scale della metropolitana, e le aule dellŽuniversità vengono catturate dallŽobiettivo fotografico dellŽartista, e presentate ai nostri occhi svuotate dalla presenza umana.
LŽelemento che nella realtà può rendere difficilmente percepibile lŽampiezza e la configurazione degli ambienti, viene "sacrificato" negli scatti di Paris a favore di unŽindagine più approfondita dello spazio che diventa luogo dellŽimmaginario collettivo. Il lavoro dellŽartista non si ferma alla semplice narrazione descrittiva di un luogo specifico, ma tende a concentrarsi sulle sensazioni che questi spazi evocano e sullŽimpatto che questi possono avere sullo spettatore. Esemplificativa in questo caso è lŽinstallazione Ambiente Mobile, opera già presentata allŽultima Quadriennale di Roma ed allestita in modo nuovo in occasione della mostra milanese. Il lavoro è costituito da un lungo corridoio, il cui attraversamento è reso difficoltoso dalla presenza di un tapis roulant che spinge lo spettatore nella direzione opposta a quella dei suoi passi. LŽopera, che può anche essere intesa come "omaggio" a Bruce Nauman, comunica un senso di inquietudine e claustrofobia tipico della poetica dellŽartista.
Il coinvolgimento fisico e sensoriale dello spettatore diviene quindi il focus della mostra, la quale intende enfatizzare lo spazio della galleria in quanto partecipe di unŽinterazione con il fruitore. È per questo motivo che le fotografie dellŽartista ritraggono spesso spazi vuoti, ibridi, impregnati da un sentimento dŽattesa. Questi, sono luogo di unŽattività passeggera, una via transitoria, uno spazio preliminare che conduce ad altro continuando a mantenere lo spettatore in stato dŽattesa che proprio perché assolutizzata ed oggettiva, diviene ontologica, essenza dellŽesistenza.
Tra le mostre più recenti di Marina Paris ricordiamo: Fragile, Museo dŽarte Moderna S.Etienne, Francia, 2009; In Space, Galleria Olivier Houg, Lione, Francia, 2008; XV Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2008; Micro-narratives, Museo della Storia yugoslava, Belgrado, 2007; Transiti, Galleria Pack, Milano; Stazione Utopia, 50° Esposizione Internazionale dŽArte, La Biennale di Venezia, Venezia, 2003.