Padiglione Azerbaigian
55ª Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
ORNAMENTATION
Butunay Hagverdiyev | Chingiz | Fakhriyya Mammadova| Farid Rasulov | Rashad Alakbarov | Sanan Aleskerov
1° giugno – 24 novembre 2013
Anteprima 29-31 maggio 2013
Palazzo Lezze, Campo S. Stefano, San Marco 2949,
Venezia
ORNAMENTATION presenta sei prospettive artistiche che si collocano tra la tradizione
visiva islamica, con il suo straordinario lascito ornamentale, e le influenze moderne. Le
opere di Butunay Hagverdiyev, Chingiz, Fakhriyya Mammadova, Farid Rasulov,
Rashad Alakbarov e Sanan Aleskerov rispecchiano sia la storia millenaria
dell’Azerbaigian sia i mutamenti fondamentali con i quali l’ex Repubblica sovietica ha
dovuto confrontarsi dalla sua indipendenza, nel 1991, visti da angolazioni diverse.
Nel 2007, l’Azerbaigian ha partecipato per la prima volta all’Esposizione Internazionale
d’Arte – La Biennale di Venezia. Nel 2009 è stato inaugurato il Museo d'arte moderna
dell’Azerbaigian, che, da allora, ha contribuito notevolmente al dialogo con gli artisti
locali e al loro sviluppo. Dal 2004, la Fondazione indipendente Heydar Aliyev ha svolto
un ruolo importante per il sostegno e la promozione all’estero della giovane scena
artistica emergente nel paese. Per la 55. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, la Fondazione ha nominato Hervé Mikaeloff curatore del
padiglione.
La sua impronta per la mostra ORNAMENTATION elabora la straordinaria importanza
del patrimonio e della cultura ornamentale dell’Azerbaigian, con le sue tradizioni visive
e le sue forme espressive ereditate dal periodo antico e medioevale del Medio Oriente,
trasformando ornamento e astrazione in concetti fondanti ed esplorandoli in opere
concettualmente forti. “In Azerbaigian, la quotidianità è fonte costante di ispirazione
creativa, specialmente nel campo delle arti decorative. Dall’inizio del XX secolo, gli
artisti hanno sfruttato l’ornamentazione e i motivi decorativi per alimentare la ricerca di
superfici, spazi e forme innovative. Oggi, una nuova generazione di artisti sta
esplorando e rinnovando l’approccio all’ornamentazione attraverso una visione
contemporanea, facendo assurgere a importante questione artistica l’essenza
dell’ornamento rispetto alla percezione del patrimonio culturale nazionale”, dichiara
Mikaeloff.
Nelle sue installazioni, Farid Rasulov (nato nel 1985) rende omaggio all’antica via
della seta tra l’Europa e l’Oriente, raffrontando il palazzo veneziano ai tradizionali
motivi islamici. Tappeti con ornamenti azerbaigiani rivestono un’intera scena, creando
una deriva nello spazio.
L’installazione Blank History di Chingiz (nato 1964), costituita da un tappeto bianco
senza alcun ornamento di fronte al quale sono collocate varie cataste di forme e
simboli, si pone come nuovo approccio al concetto di storia e alla sua interpretazione
durante varie epoche storiche. Nella sua opera, l’artista presenta gli ornamenti come
strumento per trasmettere significati storici.
Rashad Alakbarov (nato nel 1979), nelle sue lievi installazioni Miniature e
Intersection, si richiama agli shebeke, le vetrate realizzate da vecchi maestri
azerbaigiani senza l’uso di colla o chiodi, tipiche dell’architettura locale del XVIII e del
XIX secolo.
Il pittore Butunay Hagverdiyev (nato nel 1989) utilizza lettere per creare un’immagine astratta della comunicazione non verbale. Nella Repubblica dell’Azerbaigian, l’alfabeto è cambiato tre volte. Ora, per scrivere la lingua, si utilizza l’alfabeto latino, mentre in precedenza si utilizzava l’alfabeto cirillico e arabo.
Le fotografie di Fakhriyya Mammadova (nata nel 1974) riproducono frammenti della storia di una giovane sposa in cui la tradizionale cerimonia azerbaigiana viene osservata da dall’esterno in un’alternanza tra documentario e prospettiva interiore.
La serie Polaroid di Sanan Aleskerov (nato nel 1956) illustra la sua personale visione dei cambiamenti sociali ed estetici intervenuti nelle città e nei paesaggi azerbaigiani.
Dopo aver collaborato, per diversi anni, con vari enti come la Fondazione Cartier per l’arte contemporanea e la collezione d’arte della Cassa depositi, il consulente d’arte e curatore francese Hervé Mikaeloff attualmente assiste il gruppo LVMH, soprattutto per Louis Vuitton e Sanofi. Nel 2012, Mikaeloff ha curato la mostra itinerante Fly to Baku – Contemporary Art from Azerbaijan, allestita a Londra, Parigi, Berlino, Mosca, Roma e Vienna, alla quale hanno partecipato 21 artisti e oltre 100 opere contemporanee dell’Azerbaigian. Nel 2011, Hervé Mikaeloff è stato insignito del Cavalierato delle arti e delle lettere dal Ministero della cultura francese.
Informazioni generali
Commissario: Fondazione Heydar Aliyev, Azerbaigian
Curatore: Hervé Mikaeloff
In collaborazione con: Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia
Coordinatore: PDG Arte Communications
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