Il banchetto di Chun-te
Scoletta dei Battioro e Tiraoro
Campo San Stae 1980, Venezia
dal 1° giugno al 10 ottobre
La mostra personale dell'artista taiwanese Hsieh Chun-te comprende 21 fotografie sceneggiate di grande formato, un'installazione e una performance teatrale culinaria, dato che l'artista è stato responsabile di uno dei migliori ristoranti del mondo. La sua opera indaga la relazione tra vita, morte e desiderio.
Organizzazione: Museum of Contemporary Art of Taipei (MoCA, Taipei)
www.mocataipei.org.tw
L'esposizione personale di Hsieh Chun-te realizzata come evento collaterale della 54. Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia, organizzata dal MoCA Taipei e curata da Dominique Païni e LIN Chi-Ming, mostrerà diversi aspetti della sua ricerca creativa. Noto come fotografo, la cui carriera è iniziata alla fine degli anni 60, Hsieh è uno degli artisti di Taiwan meno categorizzabili. I campi in cui si è cimentato includono la fotografia documentaria, il foto-reportage, la fotografia di moda, il design, la poesia, l'installazione, la produzione cinematografica (lungometraggi, documentari, film commerciali e MTV), il design della moda e di palcoscenico, lo sviluppo digitale e infine ma non meno importante l'arte culinaria. Il ristorante, C'est bon, al quale ha contribuito con le sue idee creative e il suo profondo sapere di tradizioni culinarie locali, è stato classificato tra i 100 migliori ristoranti emergenti del mondo (selezione effettuata in COCO, 2009, Phaidon).
Nonostante la sua eccellenza in così tante aree, possiamo discernere un pensiero artistico centrale: Hsieh crede che l'arte possa smuovere qualcosa nel nostro profondo, e così con la sua arte, qualsiasi sia la forma, cerca di provocare il nostro desiderio biologico primario.
La serie di fotografie, “Raw” è un progetto di più di vent'anni fa, iniziato nel 1987 e terminato nel 2011. L'idea iniziale di questa serie deriva dall'osservazione di un luogo specifico del confine di Taipei: Sanchong. Sanchong era una sorta di città satellite di Taipei dove, parallelamente al rapido sviluppo della metropoli, la popolazione delle zone di campagna di Taiwan che migrava spesso la sceglieva come residenza temporanea. Possiamo quindi rilevare in modo pronunciato tutti i tipi di abusi sul territorio e una vaga sensazione di “non essere a casa”. La serie intitolata “Raw” è, al suo stato originario, ispirata da queste osservazioni, ma non è assolutamente un documentario, piuttosto è un'allegoria di questo stato di essere e usa principalmente il genere della “staged photography”. Per giungere alla radice profonda delle nostre esperienze e per provocare i nostri desideri primari e riorganizzarli, Hsieh utilizza un altro approccio, l'arte culinaria, che lo rende così specifico e così contemporaneo. Nel suo ristorante C'est bon, il banchetto di vivande rappresenta già un manifesto per sfidare lo stereotipo dell'arte moderna.
Per sottolineare il legame tra le fotografie e la performance culinaria, non solo verrà proiettato, in vari punti del sito, il video delle performance, ma vi sarà anche un'installazione di grande dimensione che occuperà una stanzadella sede.
Una risaia, simulata con oggetti di ceramica, sarà installata nella stanza, e al suo centro una piccola quantità di semi di riso saranno piantati e cresceranno durante il periodo dell'esposizione, simboleggiando la speranza dopo le tante sventure che si potranno vedere nelle fotografie.