ANTONY GORMLEY
Mind
23 aprile - 28 maggio 2009
INAUGURAZIONE: mercoledì 22 aprile dalle 18 alle 21
ORARIO: dal martedì al sabato dalle 10 alle 19
chiuso domenica e lunedì
Mind, 1984, piombo, fibra di vetro, meccanismo di sollevamento, 150 x 440 x 275 cm
“Il lavoro è un punto tra l'origine e il divenire. Come un seme, tra la morte e una nuova vita c'è un punto di immobilità e silenzio, un tempo per la riflessione. La scultura può usare quel tempo”.
Antony Gormley
La Galleria Salvatore + Caroline Ala è lieta di annunciare Mind, mostra personale dell'artista inglese Antony Gormley, che si inaugurerà la sera di mercoledì 22 aprile dalle 18 alle 21 e proseguirà fino al 28 maggio 2009.
Dopo diciotto anni dall'ultima mostra nella sede di New York e ventiquattro da quella di Milano la Galleria Ala ripropone alcune opere realizzate dallo scultore tra il 1982 e il 1984. In questi lavori storici Gormley privilegia il piombo accanto alla terracotta per le cinque sculture e il carboncino, l'olio, la grafite e la sanguigna per i quarantotto disegni. Le figure nascono da calchi del proprio corpo rivestiti di sottili lastre di piombo saldate lungo linee verticali ed orizzontali.
Il critico inglese Sandy Nairne nel testo per il catalogo della mostra di Gormley alla Städtische Galerie di Regensburg del 1985 scriveva: “Ogni scultura incoraggia l'occupazione. E' completa, secondo Gormley, quando è ‘abitata' (come può esserlo un edificio) dall'immaginazione o dalla mente. In tutte le figure cave di Gormley vi è questa 'invasione' della scultura, o identificazione da parte dello spettatore.”
“Quando Gormley realizzò Mind, una ‘nuvola' di piombo di oltre quattro metri di lunghezza appesa al soffitto, creò l'oggetto onirico definitivo. Un assurdo capovolgimento delle leggi di gravità, minaccioso nella sua presenza sovrastante, non segue le 'leggi' della scultura e mostra solo il rapporto più schematico con il suo equivalente nei cieli. Come le figure dalla pelle di piombo, essa incoraggia un'invasione della fantasia.“
Inoltre Nairne osserva: “The Beginning, The Middle, The End non dà indicazioni sulla corrispondenza delle parti, ma l'aspettativa di narrazione è forte. Non narrativa come racconto, ma solo come concatenazione di eventi. La figura di terracotta guarda indietro, al contrario della figura in piombo che la sostiene avanzando. La lunga ombra, proiettata in avanti, suggerisce un posto sulla terra. Si possono fare molti collegamenti, ma forse il suggerimento più fondato è che la figura di terracotta sia la coscienza o la memoria della figura più grande, certamente un peso sulla sua mente. Il titolo proviene da Aristotele [Poetica] e questo enigma esige di più dallo spettatore rispetto al precedente inconsueto incontro.”
Antony Gormley nasce a Londra nel 1950. Le sue principali mostre personali sono state ospitate da importanti gallerie e musei internazionali: British Museum, Tate Gallery, Hayward Gallery, Whitechapel Art Gallery (Londra), Galleria Salvatore Ala (New York/Milano), Louisiana Museum (Danimarca), Corcoran Gallery of Art (Washington DC), Irish Museum of Modern Art (Dublino), Modern Art Museum di Fort Worth, Museo d'Arte Contemporanea di Sapporo.
L'artista ha partecipato a rassegne internazionali quali La Biennale di Venezia e Documenta 8. Field, concepito per la mostra del 1991 alla Salvatore Ala Gallery di New York, ha in seguito girato musei negli Stati Uniti e in Canada. Angel of the North e Quantum Cloud sono alcuni dei più celebrati esempi di scultura contemporanea britannica all'aperto specificamente concepita.
Ha ricevuto il Turner Prize nel 1994 e il South Bank Prize for Visual Art nel 1999, ed è stato inoltre insignito dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 1997. Antony Gormley vive e lavora a Londra.
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