Padiglione Italia
Comunicato stampa evento: Padiglione Italia
Ingrandisci immagine Dal Friday 03 June 2011
al Sunday 27 November 2011
Curatori Vittorio Sgarbi
La Mostra degli artisti italiani nel Padiglione Italia del 2011 è un avvenimento senza precedenti dal momento che il curatore, Vittorio Sgarbi, in ragione della sua poliedrica personalità, ha voluto conferirgli una dimensione del tutto inconsueta.
Il progetto, anche in considerazione delle celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia, estendendosi a tutte le Regioni e a tutti gli Istituti di Cultura Italiani all'estero, intende documentare lo stato dell'arte italiana contemporanea.
La ricognizione vasta quanto rigorosa degli artisti italiani viventi e operanti negli ultimi dieci anni consente di conoscere la produzione artistica contemporanea secondo un criterio rivoluzionario.
Vittorio Sgarbi non ha realizzato la “sua” mostra con i “suoi” artisti, come di solito avviene, ma ha ideato e coordinato un immenso lavoro di ricerca, sugli artisti contemporanei, offrendo la più ampia possibilità di vedere, sapere e conoscere.
La scelta è coraggiosa, inusuale e titanica, ma è anche la più utile per avere una visione della produzione artistica, non forzatamente ed unicamente filtrata dal gusto personale del critico o del curatore. Numerosi sono stati i segnalatori allertati.
Padiglione Italia – Arsenale di Venezia – L'Arte non è cosa nostra
Per la sede espositiva tradizionale del Padiglione Italia, ampliato in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, sono state selezionate 200 grandi personalità di riconosciuto prestigio internazionale a cui è stato chiesto di indicare un artista che abbia avuto una rilevanza nel primo decennio di questo millennio, dal 2001 al 2011. All'Arsenale saranno esposti 200 artisti frutto di 200 modi diversi di concepire l'arte. Una rappresentazione caleidoscopica che non si limita alle scelte dei critici e non segue le tendenze delle gallerie, ma alimenta lo straordinario connubio tra arte, letteratura, filosofia.
Il Comitato degli Intellettuali è presieduto dal Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, personalità di spicco nel panorama culturale italiano.
L'obiettivo è – come ha dichiarato il Prof. Vittorio Sgarbi – “…il risarcimento del rapporto fra letteratura, pensiero, intelligenza del mondo e arte, chiedendo, non a critici d'arte, neppure a me stesso, quali siano gli artisti di maggiore interesse tra il 2001 e il 2011, ma a scrittori e pensatori, il cui credito è riconosciuto per qualunque riflessione essi facciano sul nostro tempo'.
All'interno dell'Arsenale verrà esposto anche il Museo della Mafia, portato da Salemi a Venezia, che offre il leit-motif dell'esposizione: “L'Arte non è cosa nostra”.
Il progetto di allestimento dell'Arsenale è stato affidato all'architetto Benedetta Miralles Tagliabue, già vincitrice dello scorso Expo di Shangai per il Padiglione spagnolo.
Celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia: mostre promosse dal Padiglione Italia alla Biennale Arte 2011, in collaborazione con le Regioni italiane
Una commissione di studio ha raccolto e valutato il lavoro di migliaia di artisti, al fine di individuare quelli più rappresentativi, oltre 1000, tra scultori, fotografi, ceramisti e video artisti per ogni Regione.
Le opere degli artisti scelti saranno esposte nelle Città più importanti e prestigiose del nostro Paese consentendo una visuale globale che porterà ad indagare a fondo la creatività italiana nel territorio.
Il progetto è finalizzato a tracciare una mappatura, mai realizzata prima, della storia dell'arte contemporanea in tutte le sue declinazioni. Un catalogo di 1500 pagine raccoglierà il lavoro di tutti questi artisti.
Gli artisti italiani all'estero: esposizioni in tutti gli 89 Istituti di Cultura Italiani all'estero - Celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia, in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri
Al fine di dare una visione di più ampio respiro dello spirito creativo il Padiglione Italia si estenderà anche fuori Italia. Gli ottantanove Istituti italiani di Cultura esporranno, nelle rispettive sedi, le opere degli artisti italiani più importanti operanti all'Estero. Un collegamento diretto dall'Estero con Venezia, attraverso schermi televisivi, consentirà agli artisti la loro presenza virtuale all'interno del Padiglione Italia.
Il progetto è coordinato da Francesca Valente.
Le Accademie di Belle Arti d'Italia, in collaborazione con il Ministero della pubblica Istruzione
L'indagine del progetto del Padiglione Italia si completa con la presenza delle venti Accademie di Belle Arti d'Italia che hanno selezionato i loro promettenti allievi. Con la Direzione Generale per l'Alta Formazione Artistica del Ministero dell'Istruzione, sono stati scelti 200 giovani artisti, frequentanti una delle Accademie italiane negli ultimi 10 anni, che si accosteranno al Padiglione Italia, per tutta la durata della Biennale, nelle suggestive Tese di San Cristoforo, di fronte all'Arsenale.
Luoghi ed iniziative eccellenti collegati al Padiglione Italia
Il curatore, nell'ambito delle iniziative promosse dal Padiglione Italia, intende dare visibilità ad iniziative, mostre, musei, fondazioni o semplicemente luoghi fisici che ritiene abbiano un'eccellenza e che valgano la pena di essere visitati. Tutte le iniziative promosse sono state create o realizzate negli ultimi 10 anni; verranno collegate tra loro da una segnaletica di riconoscimento e da una sorta di guida turistica dei luoghi meno noti.
La conferenza stampa di presentazione del Padiglione Italia avverrà il 3 giugno 2011 al Teatro Piccolo dell'Arsenale (Venezia); l'inaugurazione del Padiglione Italia avverrà il 3 giugno 2011 dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
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Lo Stato dell'Arte nel 150° dell'Unità d'Italia
Di palazzo in palazzo, la Biennale arriverà fino al Padiglione Italia nell'Arsenale di Venezia, dove tenterò il risarcimento del rapporto fra letteratura, pensiero, intelligenza del mondo e arte, chiedendo, non a critici d'arte, neppure a me stesso, quali siano gli artisti di maggiore interesse tra il 2001 e il 2011, ma a scrittori e pensatori, il cui credito è riconosciuto per qualunque riflessione essi facciano sul nostro tempo. Gli scrittori si leggono per ciò che ci dicono della storia, dell'economia, del costume, della letteratura, del cinema. Perché non, o non più (come Pasolini, Sciascia, Moravia), dell'arte, della pittura, della fotografia. Perché dovremmo affidarci ai “curatori” o, come si vogliono con civetteria chiamare, “curatori indipendenti”? Perché ci indichino i loro protetti, ci portino nella loro infermeria dove “curano” i loro pazienti e malati? L'arte è diventata come un ospedale, al quale hanno accesso solo i medici e i parenti dei malati. Un grande “sanatorio”, separato dal mondo, non frequentato se non accidentalmente dalle persone sane. E intanto la bellezza del mondo sta fuori di quelle mura ed è sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno la indichi. D'altra parte, benché esistano i critici cinematografici, la gente va al cinema e si fa una personale convinzione dell'interesse e dell'importanza di un film. Così dovrebbe essere per l'arte.
Dunque ho chiesto a persone che ammiro, che sono diversamente ammirate (Esercizi d'ammirazione è il titolo di un bellissimo libro di Emile Cioran) di indicarmi l'artista, il pittore, il fotografo, il ceramista, il designer, il video artista, il grafico che egli ritenga più interessante in questa apertura del nuovo millennio. Saranno 200 i “segnalatori”, testimoni di una realtà che non può essere esiliata in un ghetto avvalorando le tendenza delle gallerie d'arte.
Insomma, 200 punti di vista, per una rappresentazione caleidoscopica e libera dal pregiudizio di un critico che abbia la sua squadra, le sue predilezioni, i suoi protetti. Non potrà mancare il Museo della Mafia, che accoglierà il pubblico nella Tese dei Soppalchi, riaperta per l'occasione, con un grande cartello che farà da filo conduttore dell'intero Padiglione Italia: “L'Arte non è Cosa Nostra”.
Nel Padiglione Italia vi sarà poi la presenza dei più significativi artisti italiani operosi all'estero, attraverso un collegamento in tempo reale con tutti gli Istituti di Cultura (ottantanove), che potranno segnalare un solo artista o più artisti. Cento televisori saranno un occhio aperto sul mondo entro il Padiglione Italia. Simmetricamente in un palazzo veneziano, andranno documentati gli artisti stranieri che lavorano in Italia. Ma il Padiglione Italia vero e proprio sarà altrove, sarà in tutta Italia, tentando una rappresentazione variegata e credibile della creatività italiana indagata regione per regione.
Nei Capoluoghi di Regione, con la collaborazione degli assessorati alla cultura e di direttori di musei, si tenterà l'inventario di pittori, scultori, fotografi, ceramisti, designer, video artisti, grafici, che saranno esposti nelle sedi più rappresentative e prestigiose del Paese. Ogni sede sarà Padiglione Italia, consentendo l'esposizione di circa mille artisti in corrispondenza con l'epopea dei Mille nel 150° dell'Unità d'Italia. L'indagine non sarà completa senza una rappresentanza delle venti Accademie di Belle Arti d'Italia, i cui direttori sono stati chiamati a proporre una scelta delle opere dei loro allievi. Mi affiancheranno critici e studiosi per esaminare la grande quantità di materiali che arriveranno alla mia attenzione. Dunque “et et”, lontani dall “aut aut” cui i critici-curatori-infermieri ci hanno obbligati fino a oggi.
Vittorio Sgarbi
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Il Padiglione Italia alla 54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia 2011 che si aprirà il prossimo 4 giugno, si annuncia quest'anno con una significativa novità presentandosi in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia con delle iniziative speciali per la prima volta oltre i confini nazionali, estese a tutta la rete degli Istituti Italiani di Cultura (IIC).
Grazie a un'iniziativa congiunta della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri, e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali su progetto di Vittorio Sgarbi, presso ciascuno degli 89 Istituti disseminati nei cinque continenti saranno esposte le opere di artisti italiani o di origine italiana residenti o attivi nelle rispettive giurisdizioni. Le 89 mostre così realizzate confluiranno, attraverso altrettante installazioni multimediali, nel Padiglione Italia all'Arsenale che offrirà una visibilità senza precedenti a 219 artisti nonché agli stessi Istituti Italiani di Cultura.
L'iniziativa si colloca nel contesto delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e costituisce un'occasione di confronto e dialogo del mondo dell'arte con molteplici realtà non solo geograficamente distanti. Questo ambizioso progetto, ha richiesto uno sforzo organizzativo senza precedenti. Una volta tracciate le linee guida e specificate le discipline (pittura, scultura, video arte/performance, grafica, fotografia, ceramica e design) gli Istituti si sono lanciati in una ricerca capillare allo scopo di ottenere una mappatura della creatività italiana all'estero con la collaborazione delle maggiori istituzioni museali e fondazioni locali. Agli inizi del 2011 si è costituita presso il MAE una commissione ad hoc, presieduta da Vittorio Sgarbi e composta da critici, storici dell'arte e dirigenti del Ministero (Genny Di Bert, Giorgio di Genova, Peter Glidewell, Gianluca Marziani, Massimo Mattioli, Francesco Accolla, Vincenza Lomonaco e Massimo Riccardo).
Tra i 400 artisti identificati dagli IIC ne sono stati selezionati 219, con un lavoro che ha richiesto mesi di raccolta dati (informatici, cartacei e multimediali), catalogazione, analisi e selezione finale.
Agli artisti under 35, sarà offerto un soggiorno formativo a Venezia, quale ulteriore occasione di networking e confronto creativo con le maggiori istituzioni culturali veneziane e internazionali.
Gli Istituti e gli artisti selezionati saranno presenti al Padiglione Italia con un catalogo bilingue edito da Skirà e con 89 video realizzati per l'occasione per mettere in luce il mandato innovativo degli IIC e dare il giusto rilievo agli artisti. L'installazione di Benedetta Miralles Tagliabue, architetto italiano operante a Barcellona, è accompagnata da una composizione musicale inedita realizzata per l'occasione da Ennio Morricone e intitolata “Da Pitagora e oltre”, che si propone di celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e al contempo rendere omaggio all'importante ruolo di promozione della cultura italiana nelle sue molteplici espressioni svolto dagli IIC.
Il Padiglione Italia alla 54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia 2011, suggella così una rinnovata alleanza tra il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in nome dell'arte in tutte le sue forme. Come afferma il Ministro degli Esteri Franco Frattini, la Biennale viene a trovarsi, “…per la prima volta dal 1895, anno della sua fondazione, al centro di un moto centripeto, che fa convergere linfa vitale da ogni parte del mondo, e di uno centrifugo che la proietta su scala globale” contribuendo così a creare e potenziare sinergie culturali, capaci di rafforzare la conoscenza e l'apprezzamento del nostro Paese.
Il progetto è stato realizzato da Francesca Valente, coordinatore degli Istituti Italiani di Cultura per il Ministero degli Affari Esteri e il Padiglione Italia.
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ELENCO ARTISTI
L'elenco degli artisti è aggiornato al 5 maggio 2011 ma potrebbe essere integrato per volontà del curatore del progetto, Professor Vittorio Sgarbi.
ARTISTA - INTELLETTUALE
Adami Valerio - Livolsi Marino
Argeles Gloria - Lamarque Vivian
Arrivabene Agostino - Pizzi Pierluigi
Asti Adriana - Della Loggia Galli
Atti Patrizia - Koelliker Luigi
Bafico Enrico - Verrecchia Anacleto
Balena Vincenzo - Cucchi Maurizio
Barbieri Olivo - Zannier Italo
Bartolini Giuseppe - Moresco Antonio
Bazzocchi Paolo - Donà Massimo
Begnoni Renato - Zannier Italo
Bergomi Giuseppe - Botta Mario
Bertelli Pino - Gallo Don Andrea
Bertozzi e Casoni - Siti Walter
Biagi Giuseppe - Gregori Mina
Biasi Olimpia - Naldini Nico
Biasucci Antonio - Zannier Italo
Bicio Fabbri Fabrizio - Sparagna Vincenzo
Bielli Paolo - Luxuria Vladimir
Boille Luigi - De Mauro Tullio
Bonalumi Agostino - Zichichi Lorenzo
Bonaventura Andrea - Canali Luca
Boragina Pietro - Marcenaro Giuseppe
Bottoni Maurizio - Forattini Giorgio
Bozzato Paolo - Bernardini Paolo Luca
Brachetti Peretti Fernando - Jacopetti Gualtiero
Bulzatti Aurelio - Capriolo Paola
Busci Alessandro - Micheli Francesco
Cafagna Lucianella - Merlo Francesco
Campigotto Luca - Zannier Italo
Campironi Clarissa - Artom Arturo
Campus Ciriaco - Abruzzese Alberto
Capellini Lorenzo - Ripa di Meana Carlo
Capitano Giuseppe - Craveri Benedetta
Cappello Giovanni - Zannier Italo
Cardena Felipe - Cappelli Gaetano
Carmi Eugenio - Andreose Mario
Catone Ramello - Zannier Italo
Cattani Bruno - Zannier Italo
Cavallari Roberta - Lucie-Smith Edward
Celiberti Giorgio - Maurensig Paolo
Colazzo Marco - Ferretti Dante
Colin Gianluigi - Zannier Italo
Coltro Davide - Cavalleri Cesare
Consorti Paolo - Melograni Piero
Cremonini Leonardo - Fumaroli Marc
Crocicchi Luca - Panzeri Fulvio
Cucchi Enzo - Castelvecchi Alberto
Cucco Grazia - Rapetti (Mogol) Giulio
Cuoghi Vanni - Arevalos Matteo Ramon
Cuschera Salvatore - Corrao Ludovico
De Conciliis Ettore - Ben Jelloun Tahar
De Luca Antonio - Giametta Sossio
Degli Esposti Dominique - Castoldi Marco
Della Torre Enrico - Ferrero Ernesto
Delogu Marco - Loy Rosetta
Di Piazza Fulvio - Birolli Zeno
Di Stasio Stefano - Colasanti Arnaldo
Dolcetta Marco - Guglielmi Angelo
Dompè Maria - Trucchi Lorenza
Dondero Mario - Ordine Nuccio
Dorfles Gillo - Fiorucci Elio
Ducrot Giuseppe - Ferrara Giorgio
Ducrot Isabella - Ronchey Silvia
Echaurren Pablo - Baraghini Marcello
Eshetu Theo - Silvestri Roberto
Esposito Lello - Ozpetek Ferzan
Fallani Mario - Nirenstein Fiamma
Faravelli Stefano - Dentice Fabrizio
Ferri Roberto - Isman Fabio
Fiorio Giorgia - De Michelis Cesare
Fioroni Giosetta - Silva Umberto
Fonda Lorenzo - Albertazzi Giorgio
Frammartino Michelangelo - Ciotta Mariuccia
Francesconi Mario - Cancogni Manlio
Frangi Giovanni - Doninelli Luca
Frappi Luigi - Portoghesi Paolo
Frongia Lino - Carriglio Pietro
Gallo Alessandro - Terminiello Giovanna
Gandolfi Paola - Ravera Lidia
Garau Salvatore - Sanna Gavino
Geranzani Pietro - Bruno Gianfranco
Gherardi Isabella - Servadio Gaia
Giannobi Marina - Odifreddi Piergiorgio
Giorgi Paolo - Augias Corrado
Giovannoni Alessandra - Volpi Orlandini Marisa
Grassini Paolo - Baresani Camilla
Grassino Paolo - Culicchia Giuseppe
Greco Ettore - Guerri Giordano Bruno
Gribaudo Ezio - Giugiaro Giorgetto
Gubinelli Paolo - Guerra Tonino
Guccione Piero - Battiato Franco
Guerzoni Franco - Santagata Marco
Guidi Guido - Zannier Italo
Icaro Paolo - Ballerini Luigi
Lagrotta Massimo Ricci - Franco Maria
Leone Francesca - Morricone Ennio
Listri Massimo - Gnoli Raniero
Lo Giudice Marcello - Pressburger Giorgio
Lombardi Enrico - Sini Carlo
Longaretti Trento - Bianchi Enzo
Longobardi Nino - Trione Vincenzo
Lorenzetti Carlo - Gregory Tullio
Maini Roberto - Matteucci Rosa
Manfredini Giovanni - Rondoni Davide
Marangoni Federica - Zorzi Alvise
Mariani Marcello - Zavoli Sergio
Marotta Gino - Battistelli Giorgio
Marras Antonio - Niffoi Salvatore
Martinelli Andrea - Nesi Edoardo
Martinez Filippo - Alberti Barbara
Martinez Florencia - Insana Jolanda
Martini Pandozy Raffaele - Maffettone Sebastiano
Medail Patrizia - Gazzoni Grazia
Monica Ferrando - Agamben Giorgio
Montanino Veronica - Cerami Vincenzo
Montessori Elisa - Salaris Claudia
Mosena Stefano - Roveredo Pino
Mostyn Owen Orlando - Sartoni Giovanni
Muzzolini Bruno - Scarpa Tiziano
Nelson Ricci Loris - Letta Gianni
Nocera Antonio - Godart Louis
Ortona Giorgio Lopez - Antonio Garzia
Papetti Alessandro - Romano Marco
Paradiso Antonio - Schwarz Arturo
Parisi Parisi - Buttafuoco Pietrangelo
Parmiggiani Claudio - Citati Pietro
Patella Luca - Maria Zannier Italo
Pedretti Antonio - Angelo Crespi
Pellegrini Max - Colombo Furio
Pellegrini Simone - Mazzotta Gabriele
Pericoli Tullio - Settis Salvatore
Perilli Achille - Manisco Lucio
Petrassi Luigi - Blad Roman
Petrus Marco - Veneziani Marcello
Pietrantoni Marcello - Zecchi Stefano
Pignatelli Ercole - Veca Salvatore
Pistoletto Michelangelo - De Masi Domenico
Pizzi Donata - Rampello Davide
Politano Franco - Dalla Lucio
Ravà Tobia - Camon Ferdinando
Renzetti Eros - Consoli Vincenzo
Robusti Enrico - Langone Camillo
Roma Fausto - Ainis Michele
Rosi Claudio - Lupetti Fausto
Salbitani Roberto - Zannier Italo
Samorì Nicola - Avallone Silvia
Savinio Ruggero - Andreoli Annamaria
Scafiti Salvatore - Nicoletti Gianluca
Severino Federico - Mercenaro Giuseppe
Siciliano Bernardo - Mafai Miriam
Soccol Giovanni - Spaziani Maria Luisa
Somalvico Giorgio - Shammah Andrée Ruth
Spica Pietro - De Carlo Andrea
Stefanoni Tino - Olmi Ermanno
Talani Giampaolo - Canessa Fabio
Tamagnini Luca - Quilici Folco
Tamburelli Giovanni - Vassalli Sebastiano
Toccafondo Gianluigi - Salis Stefano
Toscani Oliviero - Pasquino Gianfranco
Trizzino Lucio - Canfora Luciano
Troilo Paolo - Tawfic Younis
Trombadori Duccio - Ferrara Giuliano
Vaccari Wainer - Franchini Roberto
Valsecchi Claudio - Foster Norman
Veneziano Giuseppe - Pinkettz Andrea
Ventrone Luciano - Conte Giuseppe
Ventura Paolo - Zannier Italo
Vignozzi Piero - Peregalli Roberto
Vitali Giancarlo - Vitali Andrea
Vitali Velasco - Giorello Giulio
Vivante Anna - Pasti Umberto
Waschimps Elio - Bologna Ferdinando
Zanta Marco - Zannier Italo
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Gentile Maestro,
in occasione delle Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ho inteso estendere il Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia a ogni Capoluogo di Regione o Città di grande prestigio del Paese, al fine di documentare lo stato dell'arte in tutta Italia.
In particolare verrà presa in considerazione la produzione artistica contemporanea tra il 2001 e il 2011, articolata in sette sezioni: Pittura, Scultura, Ceramica, Fotografia, Grafica, Designer e Video-arte.
Attraverso un'attenta selezione del comitato di studio da me presieduto, abbiamo scelto, tra gli altri, il Suo nome.
Per questo motivo sono felice di annunciarLe che Lei è stato selezionato per l'Iniziativa Speciale del 150° promossa dal Padiglione Italia della 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Sperando che Lei voglia aderire con convinzione, Le comunico che la Sua opera sarà esposta negli spazi dell'Officina della Cultura a Isernia, messa a disposizione dalla Regione Molise, dal giugno 2011.
Data la ristrettezza dei tempi, La preghiamo di fare riferimento con urgenza, per i chiarimenti necessari, al coordinatore regionale Ernesto Liccardo.
La ringrazio fin d'ora per il prestigio che la Sua presenza darà a tale iniziativa e Le invio i miei più cordiali saluti.
Vittorio Sgarbi
Direttore del Padiglione Italia
54. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia
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Rebellio Patroni: la visita di San Francesco e Santa Caterina
3 GIUGNO 2011 ORE 17.00
PADIGLIONE ITALIA, CORDERIE DELL'ARSENALE
54 ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA
Elio diventa opera d'arte vivente alla Biennale di Venezia. Nei panni di San Francesco, patrono d'Italia, darà il volto e il corpo all'opera dell'artista Paolo Consorti, invitato ad esporre al Padiglione Italia della 54a Biennale Internazionale d'Arte su segnalazione di Piero Melograni.
Il 3 giugno, nel contesto della prestigiosa vernice veneziana, Elio metaforicamente uscirà da un maxi-santino che lo rappresenta all'Arsenale come Santo di Assisi, e sarà protagonista di una performance che si sposterà tra i padiglioni nazionali, i Giardini e le altre sedi espositive.
Nella performance Elio è un San Francesco stralunato e sbalordito, e giocherà nella confusione dei ruoli tra l'essere se stesso, il Santo e l'icona. La sua uscita fuori dal quadro, in un trapasso dal misticismo dei boschi umbri allo splendore e al caos della laguna, mostra l' immaginario ritorno di San Francesco nel presente. Un'apparizione durante la quale testimonierà il proprio pensiero, e commenterà frastornato quanto è sotto i suoi occhi, consegnando agli interlocutori il santino che lo ritrae con un messaggio. Nella “predicazione veneziana”, aperta a molteplici interrogativi sulle derive del presente, sarà accompagnato da Santa Caterina, interpretata dall'attrice Veronica Barelli, che completa il dittico dei maxi-santini di Paolo Consorti in Biennale.
Paolo Consorti ha voluto prendere parte alla Biennale del 150° anniversario dell'Unità d'Italia invocando, attraverso i Santi Patroni che tornano a visitare il loro Paese confuso, la forza di chi ha saputo vivere per gli altri ed è riuscito a sacrificarsi per un'idea. Il dittico di San Francesco e Santa Caterina appartiene alla serie “Rebellio Patroni” un battaglione di santi protettori delle maggiori città italiane che, ribaltando la tradizione iconografica ritornano a vivere per opporre le loro scelte alla falsità e all'inganno della nostra realtà.
La performance veneziana intitolata “Rebellio Patroni: la visita di Francesco e Caterina” nasce da questo progetto. Senza abbandonare l'aspetto narrativo, vuole essere anche una riflessione sull'ambiguità dei linguaggi e delle opere. Elio è San Francesco ma è anche se stesso e agisce con assoluta naturalezza, senza un copione. Dove comincia la realtà e dove l'opera? Chi è il protagonista e chi l'autore? Qual è il rapporto tra l'icona e la realtà? Che forza può avere un'idea? Può la parola essere vera? Cosa resta delle nostre azioni?
Un video, esposto accanto al dittico dei due patroni d'Italia, documenterà la performance.
PAOLO CONSORTI San Benedetto del Tronto 1964 Dopo varie collaborazioni cinematografiche che lo vedono al fianco di Sergej Bondarciuck, esordisce nel '91 con una mostra personale al Palazzo Ducale di Urbino. Da allora il suo lavoro è stato esposto in gallerie private e spazi pubblici in Italia e nel mondo. Ha partecipato a due Quadriennali Nazionali d'arte (1996; 2004), alla Biennale di Praga (2003), alla Biennale di Mosca per la giovane arte (2008) , ed ha esposto in importanti musei tra cui il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Palazzo delle Papesse a Siena e in numerose fiere d'arte italiane e internazionali. Ha realizzato videoinstallazioni in luoghi pubblici tra cui il Videopresepio Free Tomorrow proiettato sulla piazza di Assisi a Natale 2009. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Italia e all'estero tra cui la svizzera Jean Pigozzi Collection. Attualmente è rappresentato in Italia dalla Gagliardi art system di Torino e dalla galleria Emmeotto di Roma.
Paolo Consorti
Rebellio Patroni: la visita di San Francesco e Santa Caterina
Performance
3 giugno 2011 – Corderie dell'Arsenale
Piero Melograni: Comitato intellettuali Padiglione Italia
Stefano Belisari in arte Elio: San Francesco
Veronica Barelli: Santa Caterina
Paola Severini: Coordinamento generale
Fabio Marzari: Pubbliche relazioni
Metella Raboni: Costumi
Stefano Riva Thorimbert: Riprese e montaggio
Paola Severini – Angelipress Roma Ufficio stampa
Chiara Confalonieri - Ukapan spa Milano Ufficio stampa
Galleria Emmeotto Roma: Contributo logistico
Si ringraziano Simone Settimi e Carolina Albertini per la preziosa collaborazione.
Courtesy Gagliardi Art System Torino
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ILLUMinazioni – ILLUMinations
Padiglione Italia
Spazi della Tesa delle Vergini all'Arsenale
Dal 4 giugno al 7 novembre 2011
Catalogo “Padiglione Italia” SKIRA EDITORE
Lo spirito dinamico del lavoro di Troilo alimenterà il vasto progetto della mostra degli artisti italiani nel Padiglione Italia 2011. In simbiosi ed in coerenza con l'idea di un allestimento caleidoscopico e senza precedenti, il ritmo pulsante sprigionato dalla sua creatività lo renderà uno dei protagonisti più interessanti della scena artistica italiana degli ultimi dieci anni.
Troilo artista di nascita, creativo che ha prestato la sua opera nel mondo della pubblicità collezionando in breve tempo riconoscimenti e premi prestigiosi, lascia il mondo dell'advertising per dedicarsi totalmente alla sua arte che rappresenta ribellione e liberazione verso l'inutilità e, al tempo stesso, continua tensione verso l'essenziale. Comincia a dipingere con il corpo, usando se stesso e la sua immagine come un'impronta. Si autoritrae, si sporca intingendo le dita nei colori che poi stende sulla tela: l'avorio e il nero come somma e sottrazione di tutte le frequenze cromatiche visibili e percettibili che si disvelano ai nostri occhi assumendo le sembianze di super eroi iperreali e contemporanei sempre in opposizione, circondati dai dripping bicromatici di pollockiana memoria, quasi a simboleggiare l'effetto dissolvente di due elementi solo in apparenza contrapposti.
La pittura energica di Troilo è sicuramente una rappresentazione della realtà di definizione fotografica – tanto è precisa e definita l'attenzione al particolare – ma nello stesso tempo è un pretesto per creare qualcosa di mentale che sta tra la tela e il colore, una sensazione impercettibile.
E' su questa sensazione impercettibile che Troilo si impossessa della tela, entra dentro se stesso, danza con il suo alter ego, con le sue contraddizioni, cerca di fermare l'onda anomala della finzione, dell'inesistenza, diventa tela stessa e riesce ad uscirne fuori dissolvendosi, divenendo equilibrio rinnovato, rafforzato.
L'opera inedita di Paolo Troilo – proposta da Younis Tawfic e selezionata per essere presentata all'interno del Padiglione Italia della 54esima Edizione della Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia – nella sua monumentale apparizione è la sintesi di questo percorso, di una danza carica di energia ribelle, mai rabbiosa sempre dinamica, pronta a restituirci lo stupore delle emozioni.
Biografia
Paolo Troilo nasce a Taranto nel 1972 da Antonio e Lucia Troilo. Vive e lavora a Milano.
Dal 1997 al 2009 lavora come creativo pubblicitario in Saatchi&Saatchi e come direttore creativo in Arnold Worldwide. Si aggiudica i più prestigiosi riconoscimenti del settore (Cannes Lions, Eurobest, Clio Award), nel 2007 viene premiato come miglior creativo italiano.
Autodidatta, disegna a matita dall'età di 4 anni, tutti i giorni della sua vita.
Nell'aprile del 2005 inizia a dipingere. La sua evoluzione artistica e personale trova un complice nell'amico Giancarlo Pedrazzini che, con la Galleria FabbricaEOS, lo rappresenta.
Come alla fine di una lunga, inconsapevole preparazione ad un cambiamento, inizia a farlo con le dita. Intinge i polpastrelli in barattoli di acrilico nero e avorio e stende il colore abbandonando gli “strumenti dell'arte”.
A Palermo il 21 aprile 2010, grazie a Brio, diventa padre di Antonio.
Informazioni e contatto:
FABBRICA EOS
P.Le Baiamonti 2
20154 Milano
Tel +39 02 6596532
Fax +39 02 89073362
info@fabbricaeos.it
www.fabbricaeos.it
Comunicazione e Ufficio Stampa
pianoBI
+39 347 6751876
benedettadonato@pianobi.it
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MARCO LODOLA
Ca' Lodola
Marco Lodola sarà anche per questa edizione uno dei protagonisti della Biennale Internazionale d'arte di Venezia con il progetto site specific dal titolo Ca' Lodola, una mostra a cura di Vittorio Sgarbi ( 4 giugno – 27 novembre 2011). Per la 54° edizione l'artista ha progettato di “rivestire” la Cà d'Oro di luce, riallacciandosi al progetto originario che la voleva interamente rivestita di una rifinitura in oro, parte di una complessa policromia oggi scomparsa.
Dalle grandi finestre del palazzo, proprietà del barone Giorgio Franchetti, si potranno vedere un gruppo di sculture luminose dell'artista: coppie danzanti, abbracciate, felici, spensierate, belle, giovani. Silhouette ritagliate da un immaginario pop e fumettistico, creature di un mondo festoso fatto di luci e colori care al repertorio dell'artista “ elettricista”, come Lodola ama definirsi.
Come scrive Luca Beatrice che firma il testo in catalogo: “Lo spirito di Lodola è paragonabile a quello del Maestro Longhi, un acuto osservatore della realtà, che parafrasa con dolcezza dimostrandosi perfettamente a suo agio nei saloni affrescati della Venezia che conta […] Alla Biennale si viene solo per due ragioni: criticare e festeggiare. Proprio come a settembre per la Mostra del Cinema: si vedono i film più con lo spirito del recensore addetto alla stroncatura che non con lo sguardo appassionato del cinephile senza vendette. Per l'arte è lo stesso: troppa roba/poca roba, brutto allestimento, progetto incomprensibile, ansia da prestazione […] Dopo due anni Lodola e io torniamo in Laguna con un solo scopo: la festa”.
Con il progetto veneziano Marco Lodola aggiunge un ulteriore tassello al suo vasto excursus creativo cominciato negli anni '80 con la partecipazione al movimento del Nuovo Futurismo, di cui è tra i fondatori. Di ispirazione futurista la giocosa spettacolarità che da sempre contraddistingue le sue opere d'arte. Lodola si rivolge allo stesso pubblico del cinema, della televisione, della pubblicità e della musica, ricercando la contaminazione con le diverse discipline artistiche. Ne trae ogni volta nuovi impulsi e stimoli creativi, cercando di adeguare tempi e modi dell'arte a quelli della vita contemporanea.
Artista: Marco Lodola
Titolo: Ca' Lodola
Mostra a cura di: Vittorio Sgarbi
Testi di: Luca Beatrice e Vittorio Sgarbi
Sede: Ca' d'Oro, Cannaregio 3932 - Venezia
Info:
tel. 041 5222349
Fax 39 (0)41 5238790
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www.lodoland.com
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