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Pavilion of Kenya

1.
Caserma Cornoldi Castello 4142, Venezia

2.
Isola di San Servolo
Venezia
www.marettieditore.co


segnalato da marettieditore

condiviso da numero civico rovereto




 ARTI VISIVE | LA BIENNALE DI VENEZIA 2013 : PARTECIPAZIONI NAZIONALI



Padiglione della Repubblica del Kenya

55ª Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia

Reflective Nature # a new primary enchanting sensitivity



Kivuthi Mbuno, Armando Tanzini, Chrispus Wangombe Wachira, Fan Bo, Luo Ling & Liu Ke, Lu Peng, Li Wei, He Weiming, Chen Wenling, Feng Zhengjie, César Meneghetti (progetto speciale)

55th International Art Exhibition, la Biennale di Venezia THE REPUBLIC OF KENYA PAVILION 1 giugno - 24 novembre 2013

Commissario Paola Poponi
Assistente Commissario Paolo Mozzo
Curatore Sandro Orlandi, Paola Poponi

Sedi
1.
Caserma Cornoldi, Castello 4142

2.
Isola di San Servolo

L’incanto della riflessione in uno scenario naturale di sensibilità primaria? o la chiarezza riflessiva a dispetto dell’estetica globalizzata? suggerimento di una nuova e affascinante sensibilizzazione dell’orizzonte creativo? Il segreto del non detto e del non decifrabile si può svelare nell’immediatezza della percezione sensoriale e intuitiva. Si può detenere il diritto tout court di “attribuzione del valore su ciò che un valore non ha”. Riconosciamo tali forze, tali pulsioni e la possibilità di tali esperienze.

Per l’Africa, punto centrale in pieno collegamento con l’universo, in questa Biennale enciclopedica nel suo palazzo senza confini, il Commissario di uno Stato africano in sinergico accordo con il suo curatore incaricato, Sandro Orlandi, abbraccia l’idea di dimostrare come l’elemento Natura, sia essa umana o paesaggistica, anima o mente, terra o spirito, diventi lo strumento di accesso più immediato a nostra disposizione per raggiungere in totale armonia l’essenza delle cose (e degli umani) a cui approdiamo e con cui ci confrontiamo. La natura che riflette (il mondo?) o il riflettersi (del mondo?) in essa, stimolano in crescendo e con costante tenacia le nostre fibre intuitive (quasi a paragone di un esercizio ginnico quotidiano) lasciando intravedere uno spiraglio di bien-être tra le fatiche dell’arte, che sempre più oggigiorno dimentica e scavalca. Una via d’uscita? Forse…, e comunque un tentativo…; il tentativo di un orizzonte diverso. Dalla terra ferma (Caserma Cornoldi) all’isola (quella di San Servolo) e vice versa, l’ensemble degli artisti dal Padiglione keniota condivideranno in mostra uno spazio comune (l’inaugurazione sarà mobile congiungendo le sedi divise da un braccio di mare) per dimostrare come proprio nell’ingannevole paradosso del movimento, del balzo, dello slancio, della traversata, risieda la stasi dell’introspezione più sincera e fruttuosa di chi ora comprende molte cose. Il punto di partenza è per tutti minimo comun denominatore: il soggetto Nature. Dall’approdo al confronto, dunque, nuovamente: la terra Africa vista e toccata per mano dei suoi rappresentanti con splendide sfumature e perfette idiosincrasie che arrivano a delinearne l’incontro per eccellenza; il fiorire (rose, soprattutto!) di contemporaneità senza precedenti, come un campo pieno di colori che abbagliano lo sguardo intorpidito dal languore di un prato o dalla sottile ironia del presente nelle performance orientali; e l’umana Natura di cui qui viene scardinata la percezione come ALTRA dalla norma, scoprendo, attraverso l’opera di un abitante nomade di origine italo-brasiliana, l’opportunità di abbattimento del pregiudizio e di spostamento del borderline tra ciò che è “barbarico” e non, tra l’ordinario e lo straordinario.

Un “ordinario” che diventa straordinario anche nelle rappresentazioni scultoree di incredibile effetto scenico-catartico di quell’Arnaldo Tanzini (Premio Unesco nel 2000 per la “Fondazione Do not Forget Africa”) che, non – nero, non africano, non – antropologo, rappresenta da tempo “il miglior punto di vista possibile” su questo continente. La fedeltà agli istinti per Chrispus Wangombe Wachira e l’energia vitale con Kivuthi Mbuno affermano poi, in sintonia l’uno all’altro, quell’unicità dell’esperienza che anche nel Sol Levante si esprime e (ri)trova una propria vitalità. Il grigiore compositivo di He Weiming permette così all’uomo di “scalare” altissime montagne e “tuffarsi” in rigogliosi cespugli, le composizioni floreali di Feng Zhengjie gettano a ponte una liaison interpretativa tra la vita e la morte, il fermento lineare e progressivo delle grandi tele di Lu Peng si intreccia in complesse composizioni atemporali e nel momento in cui, le impossibili costruzioni fotografiche di Li Wei riflettono l’inquietudine giovanile di un evironment sociale chiuso in se stesso, Chen Wenling ne esorcizza il peso e la potenza esaltando il ruolo primario della filosofia cinese nell’aumentare l’intima sicurezza spirituale di e in ciascuno di noi. Una certezza, questa, che gli artisti Luo Ling e Liu Ke riuniscono in un originale duo creativo, nel mentre che Fan Bo si impegna a riportarci bruscamente a quella dimensione più umana ed intima che ci costringe puntualmente a puntare (gioco di parole) con fissità l’orizzonte.

“Reflective Nature” propone di aprire lo sguardo su una rivoluzione in atto.

-
Special Project
César Meneghetti: I/O _IO È UN ALTRO

Promosso dalla Comunità di Sant’Egidio/Laboratori d’arte
Commissario Special Project Antonio Arévalo
Curatori Special Project Simonetta Lux - Alessandro Zuccari
ARTISTA César Meneghetti
Sede Isola di San Servolo

Il Commissario del Padiglione della Repubblica del Kenya e i suoi curatori hanno fortemente voluto sull’Isola di San Servolo lo Special Project “I/O _IO È UN ALTRO” dell’artista italo-brasiliano César Meneghetti.

César Meneghetti ha indagato il confine della “normalità” con un processo relazionale e con dispositivi contemporanei. Per questo progetto, che per tre anni ha coinvolto a Roma più di 200 persone con disabilità mentale dei Laboratori d’Arte di Sant’Egidio, è stata scelta come sede espositiva l’isola di San Servolo che dal 1725 al 1978 ha ospitato uno dei più grandi complessi di reclusione manicomiale del Veneto.

Meneghetti parte dal margine accettando il rischio di un processo aperto all’imprevedibilità dell’incontro, confermando il suo nomadismo e il suo interesse per le tematiche globali (K_Lab/Interacting on the Reality Interface/Niger, 2007-2009; this_orient/ Vietnam, 2010-2011). L’artista si è avventurato alla ricerca di un altro confine, questa volta non geografico o culturale, aperto alla possibilità del cambiamento e ha svelato anche a se stesso un confine interiore. L’opera di Meneghetti ha trasformato le persone disabili (e non) coinvolte nel lungo processo relazionale, creativo e di conoscenza di sé come Persona. L’artista si dichiara Altro e trasformato anch’egli attraverso il processo e l’arte stessa. In una nuova zona di confine sono messi in gioco tutti, soggetto e oggetto. I ruoli si scambiano. Si attua una liberata reciprocità e si afferma il diritto di espressione, il diritto allo sguardo. L’opera, guidata da un principio di verità, prende la sua strada non prevista né pianificata se non nella struttura e nei mezzi utilizzati: video, fotografia, performance. L’opera di César Meneghetti si propone di cercare là dove si pensa di non trovare nulla, nemmeno il pensiero. Attraverso il suo lavoro si rendono udibili le voci di chi siamo abituati a non ascoltare.

Inaugurazione mobile Padiglione della Repubblica del Kenya
Giovedì 30 maggio 2013, ore 18 (San Servolo) e ore 18.30 (Caserma Cornoldi)

Apertura al pubblico 1 giugno - 24 novembre 2013
orari di apertura al pubblico da martedì a domenica dalle 11,00 alle 18,00 - chiuso lunedì
(apertura straordinaria lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre)

UFFICIO STAMPA Marilisa Capuano - Maba Comunica
Calle del Sale 53 30174 (Venezia) - Via Ufente, 14 (Roma)
tel. + 39 347 2879717 - marilisa.capuano@mabacomunica.it

Catalogo a cura di Maretti Editore:
“Reflective Nature”
The Republic of Kenya Pavilion
a cura di Paola Poponi e Sandro Orlandi
Editore Maretti Editore
Anno 2013
Lingua Italiano e Inglese
Pagine 136
Formato 23x27 cm
Legatura Brossura
Prezzo € 30.00
ISBN 978-88-89965-31-3
Stato disponibile







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