numerocivico.info
 home
 chi siamo
 come pubblicare
 contatti
 architettura
 fotografia
 arti visive
 musica
 cinema | video
 paesaggio
 danza
 teoria | critica
 design
 teatro
 aste
 fiere
 archivi
 fondazioni
 biennali
 gallerie
 editori
 istituzioni
 festival
 musei
 concerti
 esposizioni
 concorsi
 master
 convegni
 residenze
 corsi
 spettacoli
 libri
 riviste
 dischi
 film
 opere
 multipli
 arte | moderna
 19° secolo
 | contemporanea
 arte orientale
 italiano
 english
 INFO
Lost in Translation
ca' Foscari esposizioni
3246 dorsoduro,
30123 Venezia Italia
http://www.mmoma.ru/


segnalato da e-flux

condiviso da numero civico rovereto




 ARTI VISIVE | LA BIENNALE DI VENEZIA 2013 : EVENTI COLLATERALI



Lost in Translation

55a Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Eventi collaterali

curatore: antonio geusa

Organizzato da
Museo d’Arte Moderna di Mosca
Con il patrocinio del Dipartimento della Cultura della città di Mosca

date
29 Maggio – 15 setteMbre 2013 apertura 29 Maggio, 17.00 anteprima per la stampa 29 Maggio, 11.00

luogo
ca' Foscari esposizioni
3246 dorsoduro,
30123 Venezia italia

orario d’apertura
tutti i giorni tranne Martedì
10.00 – 18.00

In russia, un poeta è più di un poeta
Yevgeny Yevtushenko

Il museo d’arte moderna di mosca presenta nell’ambito degli eventi collaterali della 55. esposizione internazionale d'arte – La Biennale di Venezia “persi nella raduzione”, una mostra di arte contemporanea russa che prende in esame il problema dell’intraducibilità in quei lavori che sono dipendenti da una determinata cultura e da un determinato contesto nell’età della globalizzazione. l’esposizione propone all’attenzione del pubblico oltre cento lavori realizzati negli ultimi quaranta anni provenienti dalla collezione del mmoma e da altre collezioni pubbliche e private.
Sin dalla sua formulazione circa mezzo secolo fa, il concetto di “villaggio globale” si è evoluto passando da potenzialità teorica a realtà pratica. il mondo è divenuto una rete immensa che ha fortemente ridotto il potere isolante dei confini geografici, politici ed economici. tuttavia, sebbene il villaggio sia globale, non è di certo uniforme. comunicare è diventato senza ombra di dubbio più facile, ma la sua efficacia dipende sempre e comunque dal livello di comprensione tra i partecipanti. Fattore chiave per raggiungerne uno alto è la presenza di una traduzione accurata da una lingua a un’altra. l’arte non è immune al bisogno di essere tradotta. ogni volta che si espone un’opera d’arte si attua un processo di adattamento con il contesto e il luogo dove l’opera viene presentata. le diverse trasformazioni storiche e politiche, le differenze culturali, le barriere linguistiche, o anche lo sviluppo dell’analisi teorica sono alcune delle cause che possono ostacolare la chiarezza e necessitare ulteriori spiegazioni.
la storia della russia contemporanea ci dimostra che, nonostante la caduta della cortina di ferro nel dicembre del 1991 e la conseguente uscita dall’isolamento e immediata entrata nel villaggio globale, quello della traduzione rimane uno dei eVento collaterale della 55. esposizione internazionale d’arte – labiennale di Venezia

curatore: antonio geusa

Lost in Translation
AVC Charity Foundation

Punti cardini per l’adeguata comprensione di determinate opere d’arte e dei vari livelli a cui esse rimandano. in molti casi questo processo richiede, oltre alla traduzione del significato verbale del messaggio, l’aggiunta di un preciso resoconto che chiarifichi il contesto storico, culturale, politico, sociale ed economico che ha portato alla produzione di una deteminata opera. le perfomance famose a livello mondiale dell’uomocane di oleg Kulik della metà degli anni novanta si comprendono meglio se le si mette in relazione con il programma di riforme radicali di boris yeltsin conosciuto come “terapia shock” con il quale si è portata avanti la conversione dell’intero paese dal comunismo al capitalismo. o ancora, la semplice menzione di uno sceneggiato televisivo popolarissimo in russia come “diciassette momenti di primavera” del 1973, fonte di ispirazione per più di un artista di arte contemporanea, dice nulla o poco allo spettatore straniero.
Persi nella traduzione raccoglie vari tipologie di opere – pittura, disegno, fotografia, scultura, video, installazione, performance – di autori già ampiamente affermati sulla scena artistica internazionale e su quella russa così come di nuovi artisti emergenti. scrupolosamente selezionati dal curatore sulla base della loro intraducibilità, queste opere sono particolarmente difficili da decifrare senza una conoscenza basilare del “contesto russo” nel quale sono nate. ogni opera è presentata insieme alla sua traduzione “espansa” – un compatto resoconto verbale, una sorta di dizionario, che facilita la leggibilità e aiuta gli spettatori a comprendere il significato dell’opera e a metterla in relazione al discorso internazionale sull’arte contemporanea. la mostra è accompagnata da un catalogo con illustrazioni e testi per ogni opera esposta ed è implementata da una serie di proiezioni di film, lezioni, performance e da una conferenza interdisciplinare.
la mostra ha luogo presso l’università ca’ Foscari, uno dei più prestigiosi centri studi di slavistica in italia, sede dello csar, centro studi sulle arti della russia, il cui principale obiettivo è lo studio del patrimonio storico e culturale della russia e la promozione di scambi con le principali istituzioni culturali russe.

Artisti partecipanti
Yuri Albert | Nikita Alekseev | Sergey Anufriev | Bluesoup | Sergey Bratkov | Alexander Brodsky | Erik Bulatov | Vladimir Dubossarsky and Alexander Vinogradov | Elena Elagina | Semen Faybisovich | Andrey Filippov | Rimma and Valery Gerlovin | Lyudmila Gorlova | Iced Architects | Dmitry Gutov | Anna Jermolaewa | Alisa Joffe | Ilya Kabakov | Vitaly Komar and Alexander Melamid | Irina Korina | Valery Koshlyakov | Alexander Kosolapov | Oleg Kulik | Sergey Leontiev | Anton Litvin | Vladimir Logutov | Igor Makarevich | Vladislav Mamyshev-Monroe | Andrei Monastyrsky | Semen Motolyanets | Vladimir Nemukhin | Timur Novikov | Boris Orlov | Peppers | Pavel Peppershtein | Viktor Pivovarov | Alexander Ponomarev | Gia Rigvava | Mikhail Roginsky | Yuri Shabelnikov | Sergey Shutov | Leonid Sokov | Alena Tereshko | Avdey Ter-Oganyan | Vadim Zakharov | Konstantin Zvezdochetov | e altri

Antonio Geusa, Curatore
dr. Antonio Geusa è un curatore indipendente, critico d’arte e conferenziere. è un rinomato esperto nel settore dell’arte e nuove tecnologie e uno dei maggiori ricercatori di video arte russa. ha conseguito un dottorato (phd) in Media Arts (london university, uK), una laurea in lingue e letterature straniere (università di bari). geusa è autore di numerose pubblicazioni, tra cui “storia della video arte russa. Volume 1-2-3” publicato in occasione delle tre mostre dallo stesso titolo organizzate dal MMoMA nel 2007-2010. Vive e lavora a Mosca.

Museo di arte moderna di Mosca
Il Museo di Arte Moderna di Mosca è è un'istituzione giovane e dinamica che ricopre uno dei ruoli più importanti nella scena dell’arte contemporanea russa. è il primo museo statale in russia specializzato nell’arte del XX e XXI secolo. la sua collezione vanta oltre 10.000 opere d’arte – una notevole raccolta di avanguardia russa, arte underground del periodo sovietico, arte russa contemporanea e opere di famosi artisti stranieri. il Museo ha un’attiva politica espositiva finalizzata alla presentazione del processo artistico del XX e XXI secolo nelle sue più disparate forme e tendenze.

http://www.mmoma.ru/
E-mail for inquiries: international@mmoma.ru, info@mmoma.ru
Fax: (+7 495) 231 4410







 Altri Eventi

 Eventi in programmazione