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Arte e Televisione
Da Andy Warhol al Grande Fratello
di Marco Senaldi
postmedia 2009
128 pp. -- 99 illustrazioni
isbn 8874900414
18,60
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Come un antropologo che fa una ricerca sul campo Marco Senaldi, grazie all'esperienza maturata nelle redazioni di alcune trasmissioni televisive, riesce a convincerci che per capire la Tv bisogna entrarci dentro: non certo metaforicamente come James Woods nella celebre sequenza di Videodrome, ma spostandosi da quella posizione passiva nella quale la Tv costringe lo spettatore. Oppure come fa John Cage partecipando a Lascia e Raddoppia. Non tutti gli artisti, in effetti, sono stati capaci in questi anni di distinguere tra il "televisore" e il "televisivo", ma ancora più difficile è che noi spettatori riusciamo a capire la differenza tra una posizione "passiva" e "interpassiva". La Tv viene comunemente definita un mezzo di comunicazione, in effetti converrebbe definirla un comunicatore di mediazione, come è giusto quando ci si ritrova a discutere dei recenti cambiamenti che riguardano qualunque mass media. In questo brillante saggio Marco Senaldi ci trasporta in un bellissimo percorso tra le interferenze che si sono intervallate in questi anni tra quella “visione a distanza di immagini” rappresentate dalla Tv alla visione "ravvicinata" che ogni opera d'arte cerca di restituire allo spettatore. Arte e Televisione è un libro destinato a porre un'inedita posizione non solo nel dibattito sulla interdisciplinarietà dell'arte contemporanea ma anche sui cambiamenti in atto nell'ambito dei mass media.
In realtà, tanto l'arte che la Tv, nel panorama dominato dalla mediazione, da lungo tempo non sono più veramente “se stesse” – ossia, sono già da lungo tempo preda di un destino di disidentità intrinseca, che costituisce paradossalmente il tratto ineffabile della loro segreta somiglianza. La Tv è “disidentica da se stessa” perché, figlia di due secoli di disperati tentativi di fissare il reale in immagini, all'epoca della sua nascita è già “vecchia”....
Marco Senaldi
Marco Senaldi, critico d'arte e filosofo, insegna Cinema e Arti Visive presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha tradotto e curato l'edizione italiana di testi di Gilles Deleuze e Slavoj Zizek. Dirige la rivista "Impackt", una guida attraverso i panorami reali e mentali del packaging. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea" (Bompiani 2008) mentre per Meltemi ha pubblicato "Enjoy! Il godimento estetico" (2003) e "Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista" (2004).