Fondazione Querini Stampalia
Jacob HasHimoto: Gas Giant
Organizzata da Studio la Città – Verona
A cura di Marco Meneguzzo
Venezia, Fondazione Querini Stampalia
29 maggio 2013 – 1 settembre 2013
www.jacobhashimotovenice.com
Vernice stampa:
28 maggio 2013, dalle 10:00 alle 18:00
dal 29 al 31 maggio 2013 ingresso libero per stampa e accreditati Biennale
Inaugurazione:
28 maggio 2013, ore 18:00
Venezia, 27 maggio 2013
Il 29 maggio 2013 apre al pubblico la mostra Jacob HasHImoto: gas gIant
organizzata da studio la città – Verona e curata da marco meneguzzo. Allestita al
quarto piano della fondazione Querini stampalia a Venezia, negli spazi ristrutturati
da Mario Botta al quarto piano del palazzo, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino
al 1 settembre 2013, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.
gas gIant è una grande installazione site-specific che l’artista ha pensato per
interagire con gli spazi della Fondazione Querini Stampalia a Venezia con l’obiettivo
di costruire un rapporto diretto con lo spettatore.
L’opera di Jacob Hashimoto (1973, Greeley, Colorado, USA) si caratterizza per
l’utilizzo di alcuni elementi stilistici presi in prestito dalla cultura giapponese,
come l’aquilone in carta e bambù, che Jacob assembla e ricostruisce per creare grandi installazioni e forme scultoree interattive che invadono letteralmente lo spazio espositivo. La complessità visiva del suo lavoro, unita alla leggerezza dei materiali, accompagna lo spettatore lungo un percorso sensoriale in cui si confondono le coordinate spaziali e temporali e dove il visitatore viene accolto da un
sentimento di stupore e meraviglia.
Le installazioni di Hashimoto si pongono al contempo come un’esplorazione tangibile delle affascinanti e possibili intersezioni tra pittura e scultura, tra figurazione e
astrazione, tra natura e artificio. “C’è anche una componente giocosa nel mio lavoro”
afferma l’artista. “Gli elementi stilistici che utilizzo hanno a che fare con un generale
sentimento di nostalgia più che con una diretta relazione con le mie origini. L’aquilone
parla del sentimento dell’infanzia e del rapporto con la natura, più che della singola
tradizione giapponese”.
Dopo una lunga serie di interventi per musei e spazi espositivi internazionali (tra
questi l’opera Superabundant Atmosphere allestita a Palazzo Fortuny a Venezia in
occasione della mostra In-finitum, 2009), Jacob Hashimoto in concomitanza con
la 55. Mostra Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia riempie l’architettura
veneziana di Fondazione Querini Stampalia con una nuova installazione.
gas gIant si compone di 10.000 aquiloni in carta e bambù realizzati a mano
dall’artista che attraversano gli spazi della storica e prestigiosa fondazione veneziana accompagnando lo spettatore lungo gli ambienti espositivi fino alla sala centrale
all’ultimo piano del palazzo. Qui l’opera si condensa e trasforma in una fitta nube che
invade e satura lo spazio.
Il curatore, marco meneguzzo, descrive gas gIant come un “singolare paesaggio, che non sappiamo se essere naturale, vegetale, umano, perché il senso della dispersione – cioè dell’imprevedibilità generale della disseminazione –
è superiore a quello della razionalità ordinatrice dell’artista. L’esito immediato, visivo
ed emotivo, ci suggerisce una specie di “autodisposizione naturale” degli elementi,
di cui dobbiamo trovare il bandolo compositivo, come quando si analizza un ecosistema completo, per di più vivendoci dentro. Ecco allora che l’opera diventa una
grandiosa metafora di ogni tipo di “sistema”, dove ogni singolo elemento, anche solo
per vicinanza, influenza l’altro nella costruzione di un’armonia. Ogni costruzione, ogni
composizione, anche la più inverosimile o pericolosa, comporta un progetto, una visione d’insieme che in nuce è già nel più piccolo degli elementi costitutivi, anche se
i “mattoni”, nel nostro caso, sono aquiloni”.
Come preannuncia il titolo stesso dell’opera, il gigantismo dell’intervento, tipico della
ricerca artistica di Hashimoto, dialoga con la straordinaria leggerezza e delicatezza
dei materiali utilizzati, innescando un rapporto di partecipazione diretta con il visitatore immerso nella quiete ma anche nella meraviglia di un ambiente che simula un
mondo incontaminato che tuttavia ancora non esiste.
Il bianco, colore predominante dei circa 10.000 aquiloni che compongono gas
gIant, è interrotto da pattern colorati e motivi geometrici e fitomorfi che conferiscono all’installazione un ritmo e un’andatura temporale. Hashimoto, infatti, procede
nel suo lavoro all’elaborazione di una sempre nuova definizione dello spazio e del
tempo, e all’esplorazione della dimensione onirica della natura che cambia prospettiva e significato in relazione al punto di osservazione, inducendo istintivamente lo
spettatore a un’esperienza meditativa dell’opera.Come spiega l’artista “l’architettura è un aspetto fondamentale del mio lavoro. Spesso
l’opera prende forma in base all’architettura che la ospita, le caratteristiche scultoree
dell’opera dipendono dallo spazio in cui questa viene a esistere. Altre volte, invece,
è l’opera a imporsi sullo spazio, trasformandolo completamente. è un processo in
continuo cambiamento e risultato di una continua negoziazione, che non ha per sua
natura una risoluzione prevedibile in partenza. Per questo il dialogo che si instaura
tra l’opera, lo spazio e lo spettatore diventa il punto centrale del mio lavoro”.
La tensione, ma anche l’esuberanza, visiva del lavoro di Jacob Hashimoto
e la sua ricerca di una precisa dimensione luminosa – sia in senso letterale che
metaforico –, conferisce all’opera un aspetto poetico, che spesso sfugge una precisa definizione e collocazione stilistica del lavoro dell’artista. Le opere di Hashimoto, infatti, sono al contempo architetture, vista la loro precisa struttura tridimensionale, sculture, vista la loro caratteristica autonomia formale, e pitture, visti
i loro ricercati effetti cromatici tradotti sulla superficie della carta.
In occasione di Jacob HasHImoto: gas gIant verrà pubblicato il primo catalogo monografico sull’opera di Hashimoto, curato da luca massimo barbero ed
edito da marsilio editori.
Si ringrazia Cartiere Gruppo Cordenons.
In concomitanza con Jacob HasHImoto: gas gIant presso la Fondazione Querini Stampalia a Venezia, Jacob Hashimoto sarà presente con mostre personali alla
galleria studio la città, Verona (Foundational Work, 25.05.2013 – 31.08.2013),
alla galleria forsblom, finlandia (Armada, 17.05.2013 – 9.06.2013), al bildmuseet, umeå, svezia (Superabundant Atmosphere, 2.06.2013 – 13.10.2013),
e presso lo schauwerk sindelfingen, germania (Sky Columns, 15.06.2013
– primavera 2014).
per maggiori informazioni e richieste d’intervista:
tommaso speretta
tommasosperetta@gmail.com
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marta Fraccarolo
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