Anthony Caro, Garland (1970).
Museo Correr
CARO AL MUSEO CORRER
Dall’1 giugno al 27 ottobre 2013
Museo Correr, Venezia
Saranno le splendide sale del Museo Correr a ospitare la prima grande retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori viventi: Sir Anthony Caro (New Malden, Surrey, 1924).
Il versatile artista britannico rivoluziona in modo radicale a partire dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’influenza del suo maestro Henry Moore, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivoluzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento, nello spazio dello spettatore. Sono opere astratte, ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinante linguaggio plastico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra.
Il suo materiale prediletto è l’acciaio, ma l’artista non rinuncia a sperimentare con i più svariati elementi come il bronzo, il legno, la carta e il piombo. Gli assemblaggi d’elementi metallici bidimensionali diventano l’emblema della nuova scultura inglese.
Simbolo del nuovo e della modernità in scultura, Anthony Caro è presente in tutte le più importanti manifestazioni internazionali: ricordiamo la prima personale a New York da André Emmerich nel 1964, la partecipazione come unico scultore al padiglione inglese della Biennale di Venezia nel 1966, la retrospettiva al MoMa di New York nel ‘75, la mostra dell’84 alla Serpentine Gallery di Londra e, ancora, la collaborazione con l’architetto Norman Foster per il “Millennium Bridge” di Londra. La Tate Modern Art di Londra nel 2004 ha festeggiato i suoi ottant’anni; ora sarà Venezia a celebrare la personalità carismatica di Anthony Caro.
Sir Anthony Caro (1924, Surrey) è uno dei più grandi scultori viventi a livello mondiale.
Caro frequenta la Charterhouse School e il Christ’s College di Cambridge, laureandosi in ingegneria. Nel 1946, dopo un periodo passato nella Marina Reale, si dedica agli studi di scultura presso il Regent Street Polytechnic, proseguendoli poi, dal 1947 al 1952, alla Royal Academy. Negli anni ‘50 si trasferisce a Much Madham, Hertfordshire, e lavora come assistente di Henry Moore.
L’artista ottiene il suo primo riconoscimento pubblico all’inizio degli anni ‘60. Abbandona il metodo di lavoro figurativo degli esordi, che utilizzava modelli in argilla e fusione in bronzo, e inizia a produrre opere puramente astratte: sculture costruite e saldate fatte d’acciaio, facendo uso di sbarre, travi e altri elementi di recupero, dipinti con colori sgargianti. Queste opere suscitano grande scalpore, provocando la reazione di alcuni critici secondo cui questi assemblaggi non possono essere considerati scultura. Anthony Caro ottiene l’attenzione del grande pubblico con una mostra personale di grande originalità, allestita nel 1963 alla Whitechapel Gallery, che decreta il suo ruolo fondamentale nello sviluppo della scultura del XX secolo.
L’attività svolta da Caro come docente presso la St Martin’s School of Art di Londra (1953-1981) lascia un profondo segno. Il suo approccio analitico apre nuove possibilità, sia dal punto di vista formale che dei contenuti. Le sue innovazioni hanno stimolato una rivoluzione nel mondo dell’arte. Nell’arco di poco tempo, i modelli tradizionali legati ai materiali, alla superficie, alle dimensioni, alla forma e allo spazio vengono ribaltati dalla sua radicale rielaborazione di tutti questi elementi.
Tra le principali mostre dedicate a Caro, si segnalano le retrospettive al Museum of Modern Art di New York (1975), ai Mercati di Traiano di Roma (1992), al Museum of Contemporary Art di Tokyo (1995), alla Tate Britain di Londra (2005) e quelle in tre musei di Pas-de-Calais in Francia (2008), che accompagnarono l’inaugurazione della sua opera Le Choeur de Lumière a Bourbourg. Anthony Caro ha ottenuto molti riconoscimenti, tra i quali il Premio Imperiale per la scultura a Tokyo nel 1992 e il Lifetime Achievement Award per la scultura nel 1997.
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In collaborazione con Gagosian Gallery
Con il patrocinio del British Council
Commissari Gabriella Belli e Gary Tinterow
Progetto espositivo Daniela Ferretti
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Sede: Museo Correr – Piazza San Marco, Venezia
Apertura al pubblico: 1 giugno – 27 ottobre 2013
Orari: 10.00 – 19.00 (biglietteria 10.00 – 18.00)
BIGLIETTI
Mostra visitabile con il biglietto del museo o con biglietto solo mostra
Biglietto singolo (solo mostra): 8 euro
Biglietto del museo: un unico biglietto valido per Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale e Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Ha validità per 3 mesi e consente una sola entrata in ogni museo.
Intero: 16,00 euro
Ridotto: 8,00 euro
Ragazzi da 6 a 14 anni; studenti dai 15 ai 25 anni*; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali*; titolari di Carta Rolling Venice; soci F.A.I.*
Gratuito: residenti e nati nel Comune di Venezia e membri I.C.O.M.; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici che accompagnino gruppi* (1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione); possessori MUVE Friend Card>
Offerta Famiglie: 1 biglietto intero e gli altri ridotti per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 18 anni)
Convenzioni: 14,00 euro per Soci ARCI; titolari di Carta IKEA FAMILY
* è richiesto un documento
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